Ieri mattina, durante il loro bagno in compagnia di Papà in 3D e di due Amici Grandi, i miei due figli maggiori si sono avventurati fino alla boa.
Il Bimbo Grandicello sorretto dai suoi braccioli di Saetta McQueen, il Bimbo Grande senza nessun aiuto oltre a qualche decisivo intervento della mano amorevole del Papà, in un turbinio scomposto di braccia e gambe, non senza annaspare, hanno raggiunto con soddisfazione il galleggiante e sono poi tornati trionfanti a riva.
Oggi, di fronte alle gare dei campionati mondiali di nuoto, hanno rivissuto la loro impresa e si sono rivisti niente di meno che in una batteria di supereroi che macinavano vasche a farfalla:
B. Grandicello: “Ecco, io ieri nuotavo così…”
B. Grande: “…”
B. Grandicello: “Ehi, ma nuotano malissimo!!!”
B. Grande: “No, guarda, quelli nuotano meglio anche di me“.
bellissimo.
s.
ps ho nuotato per anni e anche secondo me a guardarli, quelli che fanno farfalla … nuotano malissimo! 🙂
troppo forte! ma in effetti è giusto essere coscienti della propria bravura…
Caspita, è una persona onesta il tuo bimbo grande! ^^
modesto, eh??? ma tenerissimo!!!
Ma ha ragione il tuo grandicello, arrivare alla boa a quattro anni non è da tutti. Il mio se la tira come fosse la Pellegrini e si azzarda a nuotare solo nella piscina da 120 x 120
come diceva qualcuno: l’importante è esserne convinti!! (ed aveva ragione, quel qualcuno…)
Però bisogna ammettere che hanno entrambi un’ottima autostima. 😀
Ciao a tutte!
Ebbene sì, si vede che sull’autostima stiamo lavorando bene… anche troppo 😀