Ho lasciato Milano con una Piccolina che, alle festicciole, non si allontanava dalle mie gambe e per lo più pretendeva di essere tenuta in braccio, e che, anche ai giardinetti, non chiedeva di meglio che aggirarsi fra i giochi e gli altri bambini senza mai lasciare la mia mano.
Siamo arrivati al mare a fine giugno con una Piccolina che si rifiutava di appoggiare i piedi sulla sabbia, che guardava con diffidenza ai vicini d’ombrellone e che nessuno di noi si sognava di poter vedere fare un bagno entro la fine dell’estate.
Ora quella stessa Piccolina si aggira con passo sicuro fra i lettini e le sdraio, traffica incessantemente con palette, secchielli e pentolini, è uniformemente ricoperta da uno spesso strato di sabbia e risponde col sorriso a saluti e complimenti di quelli che ormai sono diventati amici.
Ha subito il fascino di un bel morettino di ben dieci anni che fissa estasiata quando si ferma a giocare sotto al nostro ombrellone e, per attirare la sua attenzione e ostentare disinvoltura, è stata capace di rovesciarsi addosso ripetutamente secchielli pieni d’acqua di mare.
Porge entusiasta la manina al Papà quando le propone lunghe passeggiate sulla battigia.
Indossa volentieri i suoi braccioli gialli quando accompagna i suoi fratelli a fare il bagno e, pur fermandosi a riva, si diverte a bagnarsi e a schizzare con le manine, poi affronta la doccia e partecipa con soddisfazione alla merenda coi crackers che spettano in premio ai nuotatori.
Ha quasi completamente abbandonato il passeggino, che ormai resta a casa mentre lei mi trotterella per mano in centro e sulla passeggiata, orientandosi e riconoscendo la strada che ci porta dalla spiaggia a casa dei Nonni.
E ieri, finalmente, ha accolto il suo Zio, come sempre ansioso di rivedere i nipotini, con un bel bacino che ha fatto dimenticare la ritrosia e la timidezza che aveva mostrato nei suoi confronti fino a quest’inverno.
La guardo e ho la sensazione e la speranza che la nostra Piccolina, in quel suo modo tutto personale, silenzioso e riflessivo, coi suoi tempi lunghi e imprevedibili, stia iniziando a sbocciare.
tenera…
il mio SuperT è uguale. Ha bisogno dei suoi tempi…
Saggia la piccola, assapora la vita piano piano, pondera e conquista. Mi piace questa bimba!
Bellissima!
che tenera la tua Piccolina, e che bella descrizione che sei riuscita a farne. Quando leggo questi resoconti mi accorgo di sperare di saper guardare mia figlia con gli stessi occhi onesti.
un abbraccio, silvietta
idem, simone è uguale. 🙂
stupendo questo sbocciare … il mare è proprio una bella cornice …
paola
La mia “principessa” da’ certe sberle al fratello…:))
è un miracolo potersi vantare di cotanta calma e riflessione, la mia rana è un dinamite si lancia a capofitto ovunque e ancora non cammina bene, saluta tutti e va via con tutti è davvero imprevedibile, potendo scambierei un po della sua esuberanza con un po di calma della tua.
E’ bellissimo vedere quanti progressi i bimbi fanno nell’arco di una vacanza!
Un abbraccio.
Soleil/Mammaoggilavora
Un abbraccio a tutte, con un pensiero speciale per My e la sua piccola Irene che è nata ieri 🙂