Fa freddo e il cielo è grigio. Per cena, mi è venuta voglia di scaldarci con la polenta e il brasato. Dopo una mezz’ora di lavoro in cucina, comincio a sentire quel profumo un po’ speziato della carne che cuoce lentamente che riempie la casa. È un profumo che sa di ricordi, di cucina della mia mamma e della mia nonna.
Quando, oltre a tante novità che mi piace sperimentare, torno a preparare alcuni piatti della tradizione familiare, provo ancora viva quella stessa sensazione di essere diventata grande che ho sentito per la prima volta undici anni fa quando, appena sposata, mi sono resa conto con soddisfazione di essere indipendente e proiettata verso il mio futuro, ma anche in grado di ricreare, nella mia nuova casa, quegli stessi odori e sapori rassicuranti che avevano riempito la mia infanzia.
Mi accorgo che alcuni ricordi per me ci sono da sempre, sono talmente radicati nel passato da non avere età, come l’immagine del collo della mia mamma che mi tiene in braccio, la forza della mano del mio papà stretta intorno alla mia, alcune filastrocche e i dialoghi in dialetto milanese fra i miei nonni.
Non mi ricordo quando ho cominciato a imparare.
Questo è il pensiero che mi è venuto spontaneo quando, qualche giorno fa, ho letto un articolo curioso in cui si passano in rassegna alcuni dei 2800 vocaboli della lingua italiana che un dizionario aggiornato definisce “da salvare”: non si tratta solamente di parole forbite o dal sapore antico, ma anche semplicemente di espressioni forse un po’ ricercate, ma a mio parere irrinunciabili come delle belle sfumature su una tavolozza di colori.
Mi ha colpita leggere che molti dei ragazzi di oggi non conoscano il significato di vocaboli che io non mi ricordo di aver mai studiato, ma che credo di avere sentito sin da piccola e gradualmente compreso insieme alla passione per la lettura.
E, come non mi ricordo quando ho imparato a parlare e leggere, ma ricordo benissimo l’immagine dei miei genitori con un libro in mano e che si scambiano con entusiasmo le impressioni sulle ultime letture, allo stesso modo non mi ricordo quando ho imparato a porre domande, a osservare e descrivere, ad ascoltare col cuore e rispettare, ad avere senso critico, ad usare l’ironia, ad amare.
Tante altre cose poi ho studiato e continuo con curiosità a imparare, ma alcuni aspetti di me affondano le loro radici in un passato talmente lontano da mescolarsi coi sapori e i profumi dei luoghi in cui sono cresciuta, con le voci e i sorrisi della famiglia da cui vengo.
Così vorrei che fosse per i miei figli: che fossero fatti anche loro di aspirazioni e ricordi, di curiosità e certezze, di ribellioni e gratitudine, di sogni e concretezza, di ampi orizzonti e basi solide, di futuro e passato.
Non so come saranno, cosa vorranno, dove sceglieranno di andare.
Non so nemmeno fin dove mi sarà possibile accompagnarli.
Però vorrei sapere, giorno per giorno, di esserci stata, nel bene e nel male, e di aver riempito insieme a loro un bagaglio di parole, valori e sentimenti con cui viaggiare e di aver creato per loro un luogo sicuro pieno di sapori, odori e colori, da cui allontanarsi o a cui aspirare. O magari entrambe le cose.
Questo post partecipa al blogstorming.
non potevi dirlo meglio, grazie
Ma tu lo sai che sei meravigliosa???
Post bellissimo sono senza parole…
anch’io. Senza parole.
Uso quelle altrui, che ho messo anche sul mio blog:
“un guerriero senza patria e senza casa, con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro”
semplicemente grazie, le parole non servono
Laura
è un post bellissimo, da VeraMamma (cioè persona autentica e sincera!!)
a proposito, visto che hai il bollino…vieni a prelevare quello nuovo, è qui in download e si chiama Coaching VM. Ciao e grazie!
http://www.veremamme.it/download-area-veremamme/
E0 proprio un bel post.
Grazie. Davvero.
e’ bello, come descrivi l’alchimia di calore familiare e di scoperta che accompagna l’evoluzione di ognuno.
Sono sicura che sarai un bellissimo esempio per i tuoi figli, e che in tutte le grandi e piccole cose che faranno ci saranno sempre tracce di te, del tuo modo di cogliere l’essenza delle cose.
Un bacione!
Bellissime queste emozioni… io mi ricordo ancora come mi sono sentita orgogliosa la prima volta che ho fatto il ragù nel mio appartamento… ero ansiosa, non sapevo se sarei riuscita a farlo bene (stupidamente, visto che l’avevo già fatto un sacco di volte quando vivevo dai miei), e poi a un certo punto ho sollevato il coperchio e ho sentito il profumo! E mi son detta “brava Lisa, ha lo stesso profumo di quello che fa mamma” 😀
speriamo come dici che anche i nostri figli possano provare queste emozioni semplici…
p.s.
so che l’hai già avuto, ma ti ho assegnato un premio 😀
continuo a leggere questo post e a trovarlo bellissimo. Sento fin da qui il profumo di polenta e brasato, e il rumore delle pagine dei libri … e lo stesso sentimento che provo quando di fronte a certi “spettacoli” della natura, prendo LaPulce e l’abbraccio forte forte— sperando che le si imprima nel cuore!
a presto, s.
Grazie. Non so cosa altro aggiungere.
A tutte insieme, ma di cuore a una per una: grazie! Un po’ mi fate arrossire, ma soprattutto è un piacere la condivisione di questi pensieri.
My: molto bello questo verso. Grazie 🙂
VereMamme: fatto!
Mamma emigrata: ecco… è proprio quella sensazione lì 🙂
Grazie del premio!
Sul mio blog c’è una cosina per te…
mammasidiventa
cavolo, ho finito col magone…
..non ce l’ho fatta a resistere, mi hanno passato un premio francobollo che si intitola “Vale la pena ficar de olho nesse blog” … ho dovuto dartelo!
buona giornata 🙂
silvietta
Quando ti ho scritto che avevo una cosina sul mio blog per te, non avevo ancota letto questo post. Ora l’ho fatto e mi sono commossa. Sei davvero una persona ricca e sono certa che i tuoi figli ti saranno riconoscenti per tutta la ricchezza che gli stai donando giorno dopo giorno.
mammasidiventa
BStevens: complice l’ormone impazzito…?
Un abbraccio
Silvietta: grazie, sono già passata da te a riscuotere 🙂
Mamma si diventa: grazie, di cuore. Del premio e delle bellissime parole.
è molto bello il tuo post. ciao
Grazie, Clara. Ciao.