Tre settimane fa la passione e l’iniziativa di due maestre piene di idee hanno regalato alla seconda classe del mio Bimbo Grande una gita d’istruzione fuori stagione, una giornata memorabile: il programma prometteva la vendemmia, dalla vigna alla cantina.
Così ventisei settenni hanno anticipato la sveglia e poi, una volta arrivati nell’azienda vinicola, si sono dati da fare tra i filari, hanno raccolto l’uva matura e trasportato ceste colme di grappoli, che cinquantadue stivaletti di gomma hanno poi pigiato con energia.
Quindi lo stesso numero di occhi spalancati ha seguito con attenzione la visita nelle cantine e le spiegazioni riguardo ai fenomeni chimici che trasformano il succo d’uva in vino.
Al rientro, alla sera, le maestre portavano il frutto del lavoro della giornata: un fusto di mosto da far fermentare in classe.
Effettivamente, alla riunione d’inizio d’anno, noi genitori siamo stati accolti in aula dal profumo del mosto che si sprigionava dal contenitore in bella mostra sulla cattedra: per settimane i bambini hanno atteso che i lieviti trasformassero lo zucchero in alcol. Quindi c’è stata la raccolta delle bottigliette, la scelta del nome e l’etichettatura. Due giorni fa il vino filtrato e imbottigliato è stato portato a casa come un trofeo.
L’origine è certamente garantita, la filiera è assolutamente controllata: il nostro quarto di litro scarso ci si offre invitante in cucina e probabilmente, in questo fine settimana che si prospetta di influenze, termometri, tosse e sonni agitati, potrà anche venir buono.
Cin cin!!!
Ma c’è qualcuno che non è ammalato? Una bella soddisfazione per i bambini riuscire a portare a casa qualcosa fatto da loro!
anche il mio bimbo è andato a fare la vendemmia, ma niente vino, per noi! proverei a utilizzarne un goccio come lo sciroppo di Mary Poppins, chissà mai funzioni, almeno quello 😉
Ma che bello… organizzano un sacco di uscite didattiche simpatiche, poi il fare il vino ha il suo fascino!
il mio Grande l’anno scorso era stato portato a raccogliere lo zafferano, puoi immaginare centinaia di dita cicciotte che martirizzavano i poveri fiori…
Baci!
Ogni tanto ci vuole. Quando ne hai uno perennemente in braccio da tra giorni, un altro che tossisce come un catarroso vecchietto novantenne che fuma un sigaro dietro quell’altro, attaccarsi alla boccia è il minimo che si possa fare… dato che abito a piano terra e ho le sbarre alle finestre…
la vendemmia è uno dei più bei ricordi che ho di quando ero bambina… mia zia che abitava a un centinaio di km da noi aveva le vigne, e ogni anno ci andavamo… sveglia alle 5, lavoro duro anche per i bambini… i primi anni poi pestavamo l’uva con i piedi, poi invece hanno preso la macchina e allora via con le catene “umane” di secchi pieni d’uva da svuotare nella macchina… e poi alle 10 la “colazione” con una grande tavolata in mezzo alle vigne, il pane, il salame, il formaggio, tutto di casa. E al pomeriggio festa grande, mangiavamo come orchi. Tutta la famiglia riunita, le donne che cantavano i canti tradizionali… eravamo sfiniti ovviamente, ma era sempre una bellissima esperienza!
Sono certa che il Grande ricorderà questa esperienza anche da grande.
Mi piace molto far rivivere ai miei bambini usanze e abitudini di altri tempi e vedo in loro entusiasmo per questi piccoli gesti che un tempo scandivano le giornate dei nostri nonni o bisnonni. Bella iniziativa quela proposta dalle insegnanti!
che bellissima esperienza! sarebbe piaciuto farla anche a me!
Castagna: prosit!
Mariacristina: qui resistiamo (o incubiamo :-/) in 3 su 5…
Lorenza: magari funzionasse! Ne potremmo fare un bel business…
Soleil: buono lo zafferano! Chissà di che colore erano alla fine le dita cicciotte… 🙂
Angela C2: almeno spero che la tua boccia contenga un po’ più di un quartino scarso di vino!
Mammaemigrata: che bello! Quella è la vendemmia come ce la si immagina, proprio una gran festa d’autunno.
Renata e MammaTuttoFare: siamo proprio fortunati, le due maestre sono un vulcano di belle idee.
Mi hai fatto tornare indietro nel tempo. A quando bambinetta la maestra portò me ed i miei compagni di classe in una cantina della zona per “studiare” la vendemmia. Che profumi…
mammasidiventa.ilcannocchiale.it
Meno male che ancora esisono maestre che educano…
Mamma si diventa: sai che il mio Bimbo Grande, descrivendoci la giornata, si è soffermato soprattutto sugli odori?
Silvia: le persone sono importantissime.