Basta rispondere al telefono, basta aprire la porta, basta tendere una mano.
Capita che la realtà vera irrompa prepotentemente nella quiete della quotidianità e porti con sé le emozioni forti, i dubbi, le molteplici sfaccettature e l’imprevedibilità delle storie complicate, dei conflitti, delle esistenze burrascose.
Basta il tempo di una folata di vento che spalanca le finestre e butta in disordine le cose, che fa entrare un raggio di luce intensa che accende di colori vivaci le stanze di sempre.
Sono giorni così.
Fatico a rifugiarmi nel mio angolo dai colori pastello.
Entro e mi domando cosa ci faccio qui.
Ussignur, a una prima lettura superficiale si direbbe che nella vita di mamma in 3d è entrato un amante in 3D di quelli belli tosti… STO SCHERZANDO ovviamente, non insultatemi… 🙂
(trovo tutto questo abbastanza normale, a me basta uscire una sera con un’amica per non sapere più chi sono veramente, figurati il resto che mi orbita intorno)
No, No, NOOO!
Interpretazione errata…
Dico solo che, prima della pubblicazione, ho sottoposto questo post a Papà in 3D: non c’è sotto assolutamente niente di piccante! 😀
Invece, scherzi a parte, Arianna, con l’osservazione fra parentesi hai centrato il punto: il resto che orbita intorno (per giunta con un raggio piuttosto stretto) mi tira così lontano dalle atmosfere ovattate del blog…
ciao!
hai scritto un post affascinante, ma che mi è un poco oscuro (però posso essere perdonata? sono stravolta…)
… non capisco se stando lontana da “questa stanza” pastello, ti viene poi da interrogarti sulla sua utilità per te – soprattutto se messa a confronto con una vita piena di vento e colori – o se è successo qualcosa di brutto che ti fa interrogare sul senso delle cose più di prima..
comunque sia, le domande, di solito, possiedono molta più forza delle risposte!!
a presto, s.
Ci sono momenti in cui ci si sente strani, inadeguati, con voglia di fare altro, prima o poi capita a tutti, poi tutto passa.
Oscuro, anche per me, pero’ parli di luce e di tinte forti, percio’ non credo ci sia da preoccuparsi..vero? Forse abbiamo bisogno di entrambe, atmosfere forti e atmosfere ovattate, c’est la vie!
Non ho capito bene cosa è successo… ma ti sono vicina comunque. Poi spesso sono proprio le tinte forti che riguardano il mondo reale che danno spunto ai temi dei blog e al confronto… Un abbraccio e buon week end!
Quoto Renata, e spero solo che queste tinte non siano troppo forti…
credo ogni tanto faccia anche “bene” una folata di vento…
poi si rimette tutto in ordine.
Magari anche un ordine diverso dal precedente.
un abbraccio
mi chiedo cosa sia successo….ma sono certa che un po’ di “realtà vera” non faccia male, in genere….purchè non sia troppo violenta…facci sapere.
un abbraccio
dai scuotiti un pochino, via la malinconia, dalle mie parti si dice: testa alta e pancia in dentro”.
deve essere l’anticiclone, anche io sono smaronata in questo periodo
Hai scritto un post alla twin peaks, in cui si evoca lo spettro senza spiegarlo… per cui, non potendo scendere nel merito, son passata qui quattro volte prima di commentare…
Ti sento travagliata, ma sono convinta che dopo un po’ di ripiegamento su te stessa troverai la soluzione…
Ognuno che passa di qui e’ convinto del tuo valore e della serenita’ delle tue scelte.
Baci
Chiedo scusa a tutte per questo post indubbiamente ermetico.
Non tutto può entrare qui senza filtro.
Forse proprio per questo il blog mi risulta un po’ estraneo quando l’esigenza di stare vicina, col corpo e con la mente, a persone in carne ed ossa che hanno bisogno di me mi prosciuga di energie e mi occupa completamente i pensieri.
Però le vostre parole sono importanti per me: vi ringrazio e sono sicura che questa sia la risposta alla mia domanda di senso sulla mia presenza qui.
Silvietta: siamo stravolte in due… Comunque la tua analisi è molto acuta, come al solito 🙂
Mariacristina: sì, sì, passa. Grazie.
Laura.ddd: no, non ti preoccupare…
Renata e Lorenza: vi ringrazio. Avete ragione: tutto ciò che accade ci costruisce e va a formare i nostri pensieri. Talvolta occorre sono un po’ più di tempo per far sedimentare…
Wwm: già, ma che fatica!!!
Igi: benvenuta qui. Torna a trovarmi 🙂
Emily: e che passi ‘sto anticiclone, allora!
Soleil: …e pensare che io Twin Peaks non l’ho mai visto!
Grazie della fiducia. Ma sì… mi rassereno e… torno!!!
come sai anche per me è un periodo difficile, duro, lungo e pesante… Ti abbraccio, Vale
Io sono giorni che non scrivo sul blog per mancanza di tempo, ma più non scrivo e più me ne allontano e ciò mi dispiace. Forse sbaglio, ma penso che per te come per me scrivere nel blog sia come fermarsi, prendere respiro, entrare dentro te stessa e sentire che ciò che hai scritto è ciò che veramente provi. Penso che sia un po’ quello che sentono i poeti o gli scrittori, anche se con meno pretese. Pensa positivo, tu almeno continui a leggere, io non riesco più neanche in quello! E non credo che sia per mancanz di tempo! Sarà la gravidanza??? Figuriamoci dopo.
Ho riso leggendo Arianna (tuttodoppio) perchè ho pensato la stessa cosa! 😀
Poi però so che il marito ti legge per cui credo non saresti così…ingenua ^_^.
Capitano momenti così, anche per me non è un gran periodo.
Un abbraccio.
Silvia
penso di capire bene.. e se non capisco bene fa niente, mi sento vicina lo stesso. un bacione gigante. da femmina a femmina, che a noi a volte piace stare anche dentro a colori un po’ meno pastello, o a sfumature di grigio. un bacio..
Forse aprire la porta per condividere gioie e speranze, come fai in questo spazio… in alto il cuore!
Arrivo in ritarto, lo so, ma voglio comunque offrirti il mio abbraccio virtuale.
mammasidiventa.ilcannocchiale.it
Valewanda: lo so… una abbraccio forte anche a te.
Mamma di corsa: ma no, su, che dopo andrà tutto meglio! 😉
Silvia: ma quanto siete maliziose?! 😀
Un abbraccio
BStevens: mi sento capita e ti mando un grosso bacio.
don Luca: grazie e benvenuto.
Mamma si diventa: sei in tempo… grazie!!!