C’è un che di rassicurante nel ritrovarsi, all’inizio dell’estate, sotto agli stessi ombrelloni, ognuno nella sua solita posizione.
Ci si era salutati una decina di mesi fa, ora ci si rivede e quasi sembra di non essersi mai allontanati, non fosse per il fatto che siamo di nuovo tutti più pallidi e ci raccontiamo di inverni freddi, di pagelle e di poche novità.
Poi ci guardiamo meglio e riconosciamo il passare del tempo, soprattutto nei balzi di crescita dei figli degli altri, perché i nostri, che abbiamo abitualmente davanti agli occhi, ci sembrano sempre uguali.
Lo stesso passare del tempo lo riscontriamo anche in noi adulti, ma preferiremmo di no. E questa volta ci consola un po’ vedere che l’effetto si nota anche sugli altri.
Però al passare del tempo c’è anche chi si oppone attivamente e così sulla passerella verso il mare, insieme a bikini sfavillanti, c’è una disinvolta esibizione di labbra rigonfie, generosi décolleté e connotati nuovi di zecca. Che sembra quasi di vedervi ancora attaccato il cartellino del prezzo.
già, mi viene un mio post di qualche tempo fa… meglio i segni del tempo, che rendono ognuno di noi unico e speciale…
Ahahah il cartellino del prezzo. E delle lipo ne vogliam parlare? Io non sono contro la chirurgia plastica però a volte si vedono in giro eccessi incredibili
Nemmeno io son contro la chirurgia plastica, ma solo per interventi davvero utili… come ad esempio la riduzione della mandibola che ho subito a 18 anni.
Dopo l’intervento sono rifiorita come persona… ma questa è un’altra storia!!
C’è un qualcosa di consolatorio nel ritrovarsi sulla stessa spiaggia e lo stesso mare. E’ bello viaggiare, ma questi legami, forti o deboli, danno continuità al tempo e intimamente significano “vacanza”.
Domanda: “Cosa ne pensa della chirurgia plastica?”
Risposta: “A che serve un bel violino se le corde non vibrano più?”
…la risposta è di Colin Firth…
eh eh!
bella la sfilata di bocche rifatte! ma sai che se ne vedono sempre di più in giro??? è pazzesco!
buone vacanze, cara.
goditi il mare anche per noi!
ciao, paola
Sono le stesse che in inverno portano a passeggio il guardaroba nelle vie del centro. Del resto al mare le labbra a canotto possono essere utili per galleggiare, ha ha ha.
in tutto questo provo un po’ di invidia.
vorrei andare al mare, lo stesso mare, con i miei bambini e ritrovare le stesse-diverse persone e sapere che magari i miei figli possano farsi quelle amicizie estive che durano nel tempo….
Invece di solito, se ci va bene, ci facciamo una settimana l’anno, In posti sempre diversi, senza conoscere nessuno.
MA BUONE VACANZEEEEEE!!!!!
anche io sono sempre straziata dal tornare nello stesso posto – che comunque non ho e che mi dovrei scegliere (accuratamente)- e l’andare a zonzo per l’italia o l’europa scegliendo una meta nuova ogni estate.
Per fortuna o purtroppo scegliamo di viaggiare.
Certe volte però anche io invidio “gli amici del mare”.
Valewanda: ricordo bene il tuo post, ed ero d’accordo con te già allora.
Bismama 2.0: sai che non credo di avere la malizia necessaria per riconoscere le liposuzioni? non mi viene nemmeno in mente…
Murasaki: l’esempio che fai tu è proprio quello di uno dei casi per cui è importante che la chirurgia plastica esista e che le tecniche progrediscano. Ma la maggior parte dei lavori che si vedono in giro, purtroppo, sono di tutt’altro genere.
Castagna: bella risposta, me l’ero persa!
Paola e Oh mamma: anche a me sono soprattutto le labbra che fanno impressione. Ma qualcuno le può trovare belle?
M di MS, Wwm e Clara: per me è una novità di quando sono mamma questa di fare le vacanze sempre nello stesso posto di mare. Da bambina ho provato l’esperienza di cambiare ogni anno e ho visto tanti bei posti, è stata una fortuna, però non ho provato l’esperienza di una compagnia di amici alternativa a quella milanese, da ritrovare ogni estate…
Ora mi auguro che i miei figli possano godere di questa cosa, che a noi viene comoda perché Papà in 3D possa raggiungerci nel weekend nei periodi in cui lavora. E’ vero che la noia si fa un po’ sentire e che presto vorremmo ricominciare a girare un po’. Ma la consuetudine scalda il cuore e speriamo che loro, crescendo, si costruiscano delle belle amicizie.