Ho letto “Kahuna alla scoperta della Terra Cava e delle tavolette rongo rongo” di Francesca Gallo.
Mi piace rispondere alle numerose domande dei miei bambini senza reticenze, cercando di usare un linguaggio adatto a loro, ma con sincerità e sperando di gettare le basi per quello che studieranno e avranno voglia di approfondire. Così, più presto di quanto immaginassi, mi sono trovata ad attingere alle mie conoscenze di fisica per spiegare alcuni fenomeni naturali e ai miei ricordi di liceo classico per soddisfare la loro curiosità su personaggi mitologici e racconti di cosmogonia, provando spesso a sottolineare come alcuni quesiti fondamentali e simili tentativi di risposta siano comuni a varie culture in diverse parti del mondo.
Ecco perché, quando mi è stato presentato, ho affrontato volentieri la lettura di questo romanzo che si ripromette di invitare i ragazzi ad avvicinarsi ai misteri della natura e della terra in cui viviamo attraverso la magia delle antiche civiltà e dei miti che ruotano intorno ad esse, offrendo suggestive spiegazioni non convenzionali.
L’ho analizzato con l’attenzione di un genitore e ho apprezzato la ricchezza di riferimenti geografici e archeologici, oltre alla presenza di richiami alla necessità di recuperare un rapporto armonioso e rispettoso con la terra su cui viviamo. Ma ho anche pensato che sarà opportuno, quando i miei figli a nove anni o poco più lo leggeranno, accompagnarli con qualche indicazione per aiutarli a destreggiarsi tra invenzione e realtà, tra fantascienza e archeologia.
Però, soprattutto, l’ho divorato come una ragazzina: per un pomeriggio ho seguito Stella, piccola kahuna, ossia sciamano, persona speciale in grado di comunicare con tutte le creature, nel movimentato viaggio alla ricerca delle sue origini e del significato dei suoi poteri, fra emozionanti incontri, misteri svelati, importanti ricongiungimenti col passato e il primo batticuore, tornando quella vorace piccola lettrice che non riusciva a smettere di girare le pagine dei suoi primi libri d’avventura.
Bello!!!! Mi sembra un’ottima idea questa di leggere per potersi documentare e riuscire a insegnare ai bambini. Mi ci devo mettere anche io. Tral’altro è una cosa molto piacevole..no?
Sì, mi piace! Per ora devo dire che mi sono limitata a libri per ragazzi che sembravano poter dire qualcosa di nuovo anche agli adulti.
Ma, soprattutto, non vedo l’ora di poter rileggere qua e là i romanzi che hanno segnato la mia infanzia e che poi mi hanno seguita nei miei traslochi, aspettando solo di scendere dagli scaffali più alti per passare un po’ di tempo sui comodini dei miei figli!
Dalla tua recensione sembra davvero un bel libro ^_^
Anche io leggo spesso con Firs e poi rispondo alla raffica di domande che mi travogle!
Bismama: ecco perché ho potuto leggere “tutto d’un fiato”… perché l’ho letto da sola! 😉