La mia lunga estate di solitudine è terminata: questa ultima settima di mare, tra bucati, pensieri autunnali e bagagli, sarà la mia vera vacanza, visto che Papà in 3D finalmente ci ha raggiunti e poi torneremo a casa insieme.
Segni da interpretare?
Se, dopo quasi due mesi di quotidianità balneare, ti rendi conto che gli orari sono sempre più sballati e che passi gran parte del tempo rincorrendo quello che hai dimenticato qua e là…
Quale modello femminile?
I miei due figli maschi sono da sempre abituati ad essere pettinati piuttosto sommariamente con le mani.
Anche la Piccolina, per ora, ha una testa di riccioli che disciplino col balsamo e districo con le dita.
Così, quando ieri sera il Bimbo Grandicello ha visto Papà in 3D mentre si pettinava dopo la doccia, gli ha chiesto stupito:
“Ehi, Papà, ma non sei una femmina! Perché usi la spazzola?”
Amore disinteressato
Papà in 3D, dopo una decina di giorni insieme a noi al mare, è tornato a Milano a lavorare.
Alla mattina, quando apro una nuova giornata trangugiando il mio caffè tra latte al cioccolato, cereali e biberon, mi sento sola.
Un’ordinaria mezza giornata
La sveglia alla solita ora.
La colazione con Papà in 3D e poi il latte per i due maschietti.
La biancheria asciutta da piegare e la prima lavatrice della giornata da far partire.
Un bacio al Papà che esce, un’occhiata al computer appena acceso.
Poi i vestiti per tutti, i letti rifatti e il biberon per la Piccolina mentre mi preparo anch’io.
Sulla porta, al volo: gli occhiali al Bimbo Grandicello, la borsa, il passeggino, il telefono, la nota della spesa preparata ieri sera, le chiavi… e usciamo.
Non aprite quegli scatoloni
Una volta c’era il piacere del rinnovo del mio guardaroba: il recupero dei vestiti leggeri usati nell’estate precedente, col risveglio dei ricordi che li accompagnavano, lo sguardo alle vetrine per scoprire i colori della nuova stagione e qualche ragionato acquisto.
Poi, con la maternità, è arrivata l’emozione dei primi corredini: al primo bimbo infatti, ad ogni stagione, serve proprio tutto e così i body, e le tutine, e le magliettine, e le calzine… tante cose minuscole da maneggiare con grande tenerezza e da piegare nei cassetti in ordine di taglia in modo da averle pronte da indossare al momento giusto.
Ora… AIUTO!!!
All’arrivo del caldo sono travolta da un’ondata di piena: alla gestione ordinaria, che, devo dire, è già piuttosto complicata e fatta di lavatrici sempre in funzione, stendibiancheria sempre pieni e montagne sempre più alte di arretrati da stirare, si aggiunge l’ineludibile cambio degli armadi che, tanto facile a dirsi, da qualche anno si rivela un’impresa titanica.