Legami di famiglia

Uno dei momenti migliori in Casa in 3D è quello del risveglio nelle mattine senza lavoro né scuola, quando noi genitori possiamo riemergere gradualmente dal sonno ascoltando le voci dei fratellini che confabulano e organizzano i primi giochi. Poco dopo iniziano a discutere, criticarsi e in breve se ne dicono di tutti i colori.

Questi pochi minuti con cui si avviano le giornate seguono uno schema che si ripeterà poi identico e circolare fino all’ora di tornare a letto.
I bambini si fanno una gran compagnia e grazie a questo sono sempre più autonomi da noi adulti, però la lite, la cattiveria verbale, la rissa e il pianto finale sono costantemente in agguato e si ripresentano ad intervalli di tempo piuttosto regolari. Le dinamiche sono le solite.

Continue Reading →

Lasciatemi la sorpresa

L’anno scorso, con largo anticipo, Papà in 3D si è fatto accompagnare dai due maschietti in una gioielleria del centro per scegliere insieme a loro il mio regalo di Natale da parte dei bambini. I tre uomini si sono fatti mostrare un buon numero di collane in argento e i due fratelli hanno a lungo dibattuto fra loro per arrivare ad una scelta: pare che il Bimbo Grande abbia piuttosto rapidamente riconosciuto con entusiasmo l’oggetto adatto al gusto della Mamma, mentre il Bimbo Grandicello si è mostrato più esigente e, solo dopo un attento studio dei gioielli debitamente presentati e lucidati, si è lasciato persuadere.

Continue Reading →

La magia del teatro

Si avvicina la grande recita, saggio di fine corso di teatro della classe del Bimbo Grande, e così, nonostante l’invito a mantenere il più stretto riserbo per non rovinare la sorpresa ai genitori trepidanti, cominciano a trapelare indiscrezioni.

Continue Reading →

I privilegi a cui non pensi

Stamattina, meno affannata del solito, avrei potuto buttarmi sulle pulizie straordinarie o sul riordino, riprendere in mano uno dei tanti lavori iniziati e abbandonati oppure lasciar trascorrere le ore inutilmente, ottenebrata dal grigiore novembrino. Invece ho deciso: si esce. E allora avrei potuto infilarmi nel solito supermercato, prendere una via dei negozi per una perlustrazione prenatalizia o buttare via tempo e denaro nello spendiccio superfluo. Invece, illuminata da non so quale stella buona, ho pensato: si va a zonzo e si va piano.

Continue Reading →

Una spolverata all’autostima

La cartella bordeaux con cui andavo a lavorare, svuotata di tutto il materiale raccolto con pazienza, è finita da anni su uno scaffale alto per lasciar spazio agli zaini di scuola dei bambini.

La calcolatrice scientifica ora trova posto in cucina dove mi torna utile per le somme delle spese a fine mese, per calcolare la percentuale di liquidi necessari perché il pane lieviti correttamente a seconda della forza della farina utilizzata o per dosare i farmaci in proporzione al peso dei figli.

Le conoscenze di meccanica ed elettromagnetismo mi soccorrono per rispondere alle domande più disparate dei bambini e quelle di termodinamica mi fanno compagnia ai fornelli davanti a pentole in ebollizione.

Continue Reading →

Di equilibrio, rispetto e aggressività

Ecco, parlavo di colori pastello, che a me servono, perché, anche piuttosto rapidamente, le tinte forti e la luce accecante mi logorano e poi somatizzo…
Quindi ci provo a rintanarmi in questa quarta dimensione, per rasserenarmi. E, siccome mi sento un po’ prosciugata e non trovo niente da dire, mi guardo intorno e ascolto.

Ascolto la spontanea ed esuberante Emily sfogarsi contro l’idiozia dell’annosa guerra fra le mamme casalinghe e le mamme lavoratrici e nei commenti ritrovo il mio stesso disorientamento: sia le casalinghe che le lavoratrici, complice anche la differenza fra la realtà cittadina e quella di provincia, si sentono allo stesso modo minoranza, lamentano di essere incomprese, svalutate e condannate. I toni rimangono leggeri, ma si percepiscono le contrapposizioni e le accuse.

Ascolto un ironico ma chiaramente critico ritratto caricaturale delle mamme talebane fatto da Raperonzolo su VereMamme e lì, nella valanga di commenti che seguono, sento salire i toni e, come sempre accade nelle risse, in cui non si riesce nemmeno a riconoscere il momento in cui dallo scherzo si passi alle botte vere, vedo la situazione farsi davvero pesante: l’ironia cede presto il passo agli insulti, i rinforzi giungono ad armare due schieramenti d’artiglieria e, giustamente, la padrona di casa decide alla fine di chiudere una porta che sinora era sempre stata aperta a chiunque.

Cerco fra i blog distrazione dalle durezze della realtà e dalle sofferenze dei rapporti conflittuali e invece, pur da spettatrice, ne esco con le ossa rotte.

Continue Reading →