Sono reclusa con la Piccolina ammalata. Domenica mattina mi sono presa un’ora d’aria di shopping ozioso in un grande magazzino, cercando di sfruttare dei diabolici buoni sconto emessi un mese fa allo scopo di fidelizzarmi (ossia convincermi a tornare per successivi acquisti di dubbia necessità).
Aggirandomi nei reparti dell’abbigliamento donna e di intimo, mi è capitato di imbattermi in almeno tre coppie composte da una madre e una figlia adolescente e di assistere agli stessi sofferti dialoghi.