Da tanti anni io e Papà in 3D, insieme dai tempi del liceo classico, coltivavamo il sogno di un viaggio fra Atene e il Peloponneso. Per un certo periodo, abbiamo anche progettato di farne il nostro viaggio di nozze, ma abbiamo dovuto accantonare l’idea per motivi logistici e stagionali; poi sono arrivati i bambini, uno dopo l’altro, e anche la scuola, con il suo calendario rigido, a farci rimandare ancora.
Finalmente, quest’anno, l’occasione di una lunga vacanza primaverile ci ha dato la possibilità di organizzare questo viaggio in Grecia, nella stagione in cui il caldo non rende troppo pesanti le visite archeologiche e la vegetazione mediterranea è nel pieno della fioritura.
Siamo atterrati ad Atene armati di soli bagagli a mano e abbiamo raggiunto con un tranquillo viaggio in metropolitana l’albergo vicino a Piazza Syntagma in un giovedì di nuvole fitte, ma già la vista dal balcone della nostra camera, sul Palazzo del Voulì e i Giardini Nazionali, ci ha fatto respirare aria di vacanza, seppur nel pieno centro della città.
E ci è bastato allontanarci di qualche passo dall’albergo per intravedere nei primi scorci quello che ci aspettavamo da questa città.