Una mamma che abita ancora nella zona in cui è cresciuta ripercorre ogni giorno strade note e spesso le scopre nuove insieme ai suoi figli. Oppure ritrova vecchie cose sempre uguali, come la scuola con gli ippocastani in cortile, e si stupisce dei segni dell’età sui visi dei personaggi che continuano a rappresentare il quartiere nonostante le novità e la riqualificazione modaiola.
Inaudito relax
Domenica, tardo pomeriggio, al rientro da un intenso weekend al mare.
Papà in 3D coi bambini in visita dalla nonna, casa deserta.
Disfo le borse, faccio partire un bucato, preparo l’occorrente per l’inizio della settimana di scuola, mi infilo al supermercato per una spesa al volo.
Mi resta una decina di minuti…
Idea peccaminosa: mi faccio un bagno!
Con la schiuma, e la spugna per il peeling, persino la pietra pomice.
Fascino e simpatia
La Piccolina ha una passione smisurata per i conigli, di qualsiasi dimensione, aspetto e colore: basta che abbiano lunghe orecchie, la coda a batuffolo e il musetto allegro per entrare nel novero dei suoi pupazzi preferiti e ricevere coccole e baci.
Questo mi ha sempre fatto pensare a Jessica e Roger Rabbit:
“Seriamente, cosa ci trovi in quel coniglio?”
“Mi fa ridere”.
Solo chiamate d’emergenza, please
Lo ammetto, io sono messa così e così, dopo un mese di inserimento all’asilo della Piccolina di casa, dopo una lenta rieducazione alla solitudine attraverso la graduale copertura di distanze sempre maggiori ma con un orecchio sempre teso verso il cellulare, soprattutto dopo gli ultimi giorni in cui il distacco avviene tra pianti strappacuore, in cui solo con la razionalità riesco a impormi di voltarmi e andarmene, ripetendomi per tutta la mattina “è per il suo bene, è solo per il suo bene” e liberandomi da quel groppo in gola solo all’uscita, quando la ritrovo allegra e sorridente e le maestre mi dicono che è stata sempre tranquilla…
Tutto sommato non è una brutta estate
Luogo comune vuole i mariti in solitudine nell’afa cittadina a faticare e consumare tristi pasti confezionati mentre le mogli oziano sdraiate al sole e sfarfalleggiano coi bagnini.
Trascorse le nostre prime tre di sei settimane di separazione estiva, mi permetto di fare un parziale bilancio.
Tutta natura
Al rientro dalla sua prima gita scolastica di un’intera giornata, il Bimbo Grandicello mi è venuto incontro all’uscita dall’asilo con l’aria stanca e accaldata, ma entusiasta del tempo trascorso in fattoria, a scorrazzare all’aria aperta in mezzo a tanti animali e ad imparare a impastare e infornare il pane.